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12-06-2017

INCIDENTI DA GAS COMBUSTIBILI 2016

Stabili i consumi di gas, per gli incidenti lievi variazioni numeriche. Non cambiano le cause degli accadimenti più frequenti.
 
Il 14-15 giugno, presso il Centro Congressi della Fondazione Cariplo, il seicentesco Palazzo Confalonieri, si terrà il tradizionale Forum UNI-CIG, quest’anno dedicato al “Sistema gas-Europa - Dal Metano al sistema integrato multi-gas”.
 
Nel Forum sono trattati i temi più significativi e caldi che interessano il mondo del gas, focalizzando l’attenzione su come valorizzare le conoscenze maturate nella filiera del gas metano per lo sviluppo di reti intelligenti estese al biometano e agli usi diretti del GNL.
 
Nella mattinata del 15 giugno, seconda giornata dei lavori, verrà presentata la statistica nazionale sugli incidenti da gas combustibili per il 2016, elaborata dal CIG e ottemperante le previsioni della Delibera dell’Autorità per l’Energia Elettrica, il Gas e il Sistema Idrico (AEEGSI) 574/2013/R/Gas e precedenti, per la parte relativa ai gas distribuiti a mezzo reti.
 
La statistica incidenti da gas per l’anno 2016, presenta per il gas distribuito a mezzo reti (gas canalizzato), un numero di accadimenti sostanzialmente in linea con l’anno precedente (2015), mentre per l’utilizzo di GPL distribuito in bombole e piccoli serbatoi ha fatto segnare per l’anno in corso una diminuzione del numero totale di accadimenti. Anche in questo anno non sono stati registrati incidenti sui piccoli serbatoi installati.
 
È necessario, anche per poter contestualizzare i dati esposti, fare il punto sull’andamento dei consumi e del numero di utenze servite.
 
Si pone in evidenza che i consumi di gas canalizzato, nell’ambito considerato, sono stabili come anche il numero dei clienti finali civili, per rapporto all’anno precedente (2015).
Per quanto riguarda l’utilizzo di GPL, distribuito in bombole e piccoli serbatoi, si evidenzia parimenti una sostanziale stabilità dei consumi e delle utenze.
 
I consumi nazionali di gas canalizzato si sono attestati a 70,9 miliardi di metri cubi (+5% su anno precedente) con un incremento di 3,4 miliardi di metri cubi rispetto all’anno precedente riconducibile in gran parte al settore termoelettrico nel periodo estivo, ma “sotto” ancora di 19 miliardi di metri cubi (-22,4%) rispetto al picco del 2005.
 
Per il settore del GPL, i consumi si sono attestati a 1.688.000 t rispetto a 1.648.000 t del 2015, comunque lontano dai 2,2 milioni di tonnellate del 2008-2009.
 
Le utenze servite per il gas canalizzato sono attestate a 21,5 milioni, ancora a livelli inferiori al 2013 (21,7 milioni); nel caso del GPL si confermano i 7 milioni dell’anno precedente.
 
L’andamento dei consumi è un dato che consente di valutare in termini relativi, sia in positivo che in negativo, le variazioni registrate nel numero degli incidenti rispetto l’anno precedente.
 
Relativamente al gas canalizzato, nel 2016, pur in stabilità di consumo, si è verificata una leggerissima crescita degli accadimenti: si sono registrati 123 incidenti, con un aumento di 3 incidenti rispetto all’anno precedente.
 
Nel settore del GPL, in stabilità di consumo, il numero degli incidenti è diminuito, attestandosi a 124 incidenti, 12 in meno rispetto all’anno precedente.
 
Nel settore dei gas canalizzati, a fronte del citato leggerissimo aumento del numero complessivo degli incidenti, quelli mortali sono diminuiti di 4 unità (da 15 a 11), rispetto al 2015.
Nel settore del GPL, a fronte della citata diminuzione degli incidenti, sono aumentati, rispetto al 2015, gli incidenti mortali (da 18 a 23).
 
L’analisi dell’andamento stagionale degli incidenti consente di individuare un primo fenomeno:
 
nel caso del gas canalizzato, a fronte di un modesto aumento complessivo dei sinistri (da 120 a 123) sono diminuiti minimamente gli incidenti nella stagione invernale (gennaio-marzo, novembre-dicembre) da 89 a 88, mentre sono aumentati i sinistri estivi da 31 a 35. In questo contesto sono rimasti invariati gli incidenti mortali in periodo invernale (8) e fortemente diminuiti quelli in periodo estivo (da 7 a 3).
 
Nel caso del GPL gli incidenti si sono ridotti sia nel periodo invernale (da 73 a 63) sia nel periodo estivo (da 63 a 61). Gli incidenti mortali sono equamente suddivisi tra il periodo invernale (12) ed estivo (11).
 
Nel caso del gas canalizzato si conferma che il combinato disposto di inidoneità/assenza dell’impianto di evacuazione dei prodotti della combustione e/o insufficiente aerazione/ventilazione del locale, rappresentano la causa principale degli incidenti (33% dei casi). Il malfunzionamento dell’apparecchio e/o l’installazione irregolare hanno altresì un ruolo rilevante nel provocare incidenti (26%).
 
E’ necessario mantenere alta l’attenzione e proseguire con impegno crescente sulla strada da tempo intrapresa.
 
Infatti, se da un lato è vero che i controlli e la manutenzione sugli impianti consentono di ridurre i incidenti, dall’altro lato è anche vero che tende ad ampliarsi il gap qualitativo tra impianti e apparecchi costruiti/installati e/o manutenzionati a regola d’arte e quelli abbandonati a sé stessi. In altri termini, persiste uno zoccolo duro di impianti e apparecchi obsoleti e spesso non più a norma, la cui «qualità» sta progressivamente degradando, creando quindi le condizioni per potenziali peggioramenti delle conseguenze di eventuali incidenti.
 
Fenomeni degni di attenzione si rilevano anche nel settore del GPL ove l’uso scorretto o l’errata manovra sulle bombole unitamente alla disattenzione si confermano come la causa prevalente sia degli incidenti registrati (33%), sia dei decessi (18%).
 
L’analisi della composizione per età e nazionalità degli infortunati e dei deceduti consente di rilevare che, se da un lato molte delle cause sopra descritte trovano maggiore facilità di accadimento in contesti sociali disagiati, da un altro lato esse hanno a che fare con residenti stranieri in misura molto minore di quanto ci si potrebbe aspettare.
 
Infatti, nel caso del gas canalizzato il 73% degli infortunati e il 92% dei deceduti nel 2016 sono stati di nazionalità italiana. Un quadro del tutto simile emerge dai dati relativi al GPL con l’87% di infortunati e 79% di deceduti di nazionalità italiana.
 
Nel contesto non è superfluo ricordare che la legge obbliga tutti coloro che sono interessati alle utilizzazioni dei gas combustibili di prevenire il verificarsi di incidenti da gas.
Gli incidenti da gas non sono accadimenti ineluttabili; essi possono essere efficacemente prevenuti con il puntuale rispetto di poche, fondamentali regole:

    • precisa osservanza delle leggi;
    • conformità alla normativa tecnica di specie;
    • rispetto delle scadenze previste per la manutenzione e per l’eventuale sostituzione di componenti (es. tubo di gomma per il collegamento di bombole agli apparecchi);
    • conduzione corretta dell’impianto di adduzione del gas e degli apparecchi di utilizzazione, inclusa la loro manutenzione;
    • attenzione alla conduzione idonea dei sistemi di evacuazione dei prodotti della combustione, inclusa la loro manutenzione, in modo da garantirne sempre la perfetta efficienza;
    • attenzione all’installazione corretta di componenti d’impianto aggiuntivi (non obbligatori per legge).

Sulla base di queste analisi si confermano le priorità da tempo indicate dal CIG: in primo luogo è necessario creare le condizioni per favorire, ampliando ed estendendo temporalmente gli incentivi per l’adeguamento degli impianti e per la sostituzione degli apparecchi. Dal settembre 2015 i nuovi requisiti di efficienza energetica fissati dai Regolamenti UE di fatto comportano, per le nuove installazioni, il ricorso a caldaie a condensazione, richiedendo anche interventi piuttosto onerosi sui sistemi fumari.
 
Dal punto di vista tecnico-normativo, prosegue l’impegno del CIG: le norme di installazione, messa in servizio e verifica sono continuamente revisionate ed aggiornate.
 
Gli apparecchi di utilizzazione e la componentistica d’impianto di qualità e conforme alle leggi e alle norme tecniche, da molto tempo non danno adito a problemi di difettosità all’origine, molta cura è stata dedicata all’introduzione di materiali innovativi.
 
Nel campo dell’informazione è necessario fare un salto di qualità: sarebbe opportuno destinare un po’ di euro per finanziare campagne informative del tipo «pubblicità progresso» eventualmente drenando fondi da discutibili impieghi collaterali.
 
A questo quadro tecnico-normativo di idonea completezza già relazionato sulla scorsa edizione della Statistica, si sono aggiunti negli anni ulteriori elementi:

    • Il 2014 ha visto la pubblicazione della norma «UNI 11554:2014 Attività professionali non regolamentate - Figure professionali operanti sugli impianti a gas di tipo civile alimentati da reti di distribuzione - Requisiti di conoscenza, abilità e competenza» e della prassi di riferimento UNI/PdR 11:2014 «Raccomandazioni per la valutazione di conformità di parte terza ai requisiti definiti dalla UNI 11554 Attività professionali non regolamentate - Figure professionali operanti sugli impianti a gas di tipo civile alimentati da reti di distribuzione - Requisiti di conoscenza, abilità e competenza» , che rappresentano un grosso passo iniziale per gli aspetti di qualificazione e eventuale successiva certificazione del personale operante nel post contatore gas.
       
      Pur essendo il processo di applicazione volontaria, esso codifica sia gli aspetti necessari per la qualificazione, sia lo schema di certificazione che deve essere applicato dagli organismi accreditati di certificazione del personale. E’ da notare l’assoluta novità della UNI/PdR 11:2014, che porta le firme di UNI, CIG e ACCREDIA, sancendo per la prima volta in Italia i termini di un’alleanza tra normazione e accreditamento, che non potrà che essere benefico per i cittadini.
       
      Sulla base di questi documenti un cospicuo numero di operatori ha scelto la strada della certificazione di terza parte delle proprie competenze. Pur in presenza di numeri ancora percentualmente bassi, ma in crescita, è significativo rilevare come aziende ed operatori abbiano investito risorse per raggiungere questo traguardo. Il nostro auspicio è che si continui su questa strada che porterà nel tempo ad una crescita culturale e professionale del settore, con positive ricadute in termini di sicurezza.
    • Nel 2016 è rilevante la pubblicazione della UNI 11647 Sistema automatico di interdizione del rifornimento di GPL negli impianti di rifornimento in modalità self-service.

A chi interessa

Aziende di:

    • Trasporto, distribuzione e vendita gas, elettricità, acqua, calore, rifiuti, ICT e Telecomunicazioni
    • Utilizzazione Fabbricanti di accessori, componenti e strumenti
      - Aziende costruttrici di impianti
      - Progettisti, consulenti aziendali
      - Istituzioni varie

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