In Italia e in Europa sono state storicamente sviluppate imponenti infrastrutture di trasporto, distribuzione e stoccaggio di gas metano per consentire l’utilizzo del metano prodotto e importato dall’esterno.
GNL
L’uso del Gas Naturale Liquefatto (GNL) è stato fino ad oggi limitato sia in termini quantitativi, sia come modalità di utilizzo attraverso i terminali di rigassificazione.
La recente decisione in ambito IMO (International Maritime Organization) di confermare al 2020 l’entrata in vigore dei severi limiti del tenore di zolfo per i combustibili ad uso marittimo e l’implementazione a livello nazionale della Direttiva sui combustibili alternativi (DAFI) costituiscono un elemento di svolta per il settore del GNL.
Oggi registriamo infatti lo sviluppo di una nuova filiera orientata all’utilizzo diretto del GNL, ad esempio nel settore dei bunkeraggi e del rifornimento dei veicoli pesanti, ma anche come combustibile distribuito da apposite reti in aree non altrimenti economicamente metanizzabili (es. Sardegna).
Nel frattempo, sostenuto dalle politiche di diversificazione energetica e di maggiore impiego di fonti rinnovabili, il biometano, prodotto da FORSU, da materie di origine agricola e non solo, sta guadagnando dimensioni ed economie di scala impensabili fino a qualche anno fa.
Il combinato disposto di questi sviluppi sta prefigurando lo sviluppo di sistemi infrastrutturali integrati, fin da subito nel caso del biometano, nel medio termine nel caso del GNL; questo sistema multi-gas, nel quale il metano, il biometano e il GNL costituiranno i combustibili di riferimento, farà da ponte nei prossimi decenni verso una economia de-carbonizzata nella quale sarà necessario considerare anche la disponibilità dell‘idrogeno.
Questo scenario pone già oggi problematiche di natura tecnica, sulle quali la normazione è attiva da tempo, attinenti sia la compatibilità qualitativa di questi nuovi gas rispetto al gas metano, sia tutta una serie di problematiche sulla sicurezza, centrate sulle modalità di immissione nelle reti esistenti, odorizzazione, telemisura e telegestione, cyber-security per i nuovi combustibili.
Considerando che saranno necessari rilevanti investimenti sia per lo sviluppo del biometano sia del GNL, è indispensabile la definizione a livello legislativo e regolatorio di un quadro di lungo periodo che dia certezze agli operatori interessati: gli obiettivi di politica energetica, le regole per lo sviluppo delle infrastrutture, le politiche fiscali e tariffarie, le norme tecniche.
Sulla base delle significative esperienze maturate dal CIG grazie ai presidi a livello nazionale e internazionale dei tavoli tecnici responsabili per l’analisi di queste problematiche e per la predisposizione delle conseguenti norme tecniche, il Forum UNI-CIG 2017 farà il punto sullo stato dell’arte e sui prevedibili sviluppi del sistema integrato multi-gas, nei suoi vari aspetti rilevanti.
Il programma dell’edizione 2017 del Forum UNI-CIG affronterà quindi argomenti portanti quali:
Non mancheranno naturalmente le sessioni tecniche con aggiornamenti e approfondimenti su temi ‘caldi’ quali: l’efficienza energetica e l’utilizzo del gas naturale.
Inoltre come sempre verrà presentata la statistica degli incidenti ed emergenze gas e si farà il punto sulla qualificazione e certificazione del personale e sull’evoluzione degli strumenti normativi per la verifica di sicurezza degli impianti post contatore, in particolare un focus sui sistemi di evacuazione dei prodotti della combustione.
Siamo certi che anche quest’anno il Forum UNI-CIG sarà in grado di rispondere alle aspettative di tutti gli addetti ai lavori fornendo contributi importanti grazie al confronto aperto e costruttivo tra relatori e pubblico. Aggiornamenti sugli sviluppi del programma saranno forniti nelle prossime newsletter.